Inappuntabile come sempre Robecchi, grazie davvero…
Ovvero di una Sinistra italiana che forse non è mai veramente esistita.
Ricordo di un giorno di scuola, alle elementari; della classica, immancabile e non eludibile domanda del maestro circa il mestiere “che vorresti fare da grande”.
Non ne avevo purtroppo la più pallida idea, ma rammento che avrei voluto essere quantomeno originale, addirittura esclusivo nella mia dichiarazione… ma che, soprattutto, all’ultimo banco per ragioni di altezza, sarei stato tra gli ultimi a potermi esprimere.
Un florilegio di astronauti, calciatori, chirurghi ed avvocati andò via via erodendo le mie già limitate capacità di scelta. Puntai allora tutto su un gagliardo “tabacchino!” ma anche quello mi fu soffiato all’ultimo. E fui pure fortunato, perché il maestro corresse bruscamente il mio sprovveduto scippatore specificando come il termine corretto fosse unicamente quello di “tabaccaio”.
Nulla ovviamente contro i fruttivendoli, per carità; ma stremato dall’ansia alla fine fu l’unico mestiere non ancora nominato che mi riuscì di recuperare.
Ecco… analogamente ma molto più tristemente una parte del parlamento sembrerebbe essere stato occupato per decenni da sedicenti progressisti a palla fai tu; collocatisi a sinistra solo perché gli altri scranni, quelli intimamente ambiti, erano stati già occupati dalla destra col marchio di fabbrica.
Evidentemente la crisi economica dell’ultimo decennio deve aver spazzato via anche quel genere di monopolio; e a taluni non sarà parso vero di poter finalmente raccattare un po’ di gloria mista ad olio di ricino.